Erano in cordata con altre due persone sul Aroaki-Mount Cook
una delle montagne più conosciute e pericolose del mondo
Valanga in Nuova Zelanda
muoiono quattro alpinisti

La montagna dove sono morti i 4 alpinisti

 

WELLINGTON - E' di quattro morti il bilancio delle vittime di una valanga che ha travolto sei alpinisti a quota 2.800 metri sul monte Tasman nel gruppo dell'Aroaki-Mount Cook, che fa parte della catena delle Alpi Meridionali: la più alta ma anche più pericolosa della Nuova Zelanda.

I sei, quattro australiani e due neozelandesi, avevano raggiunto quota 2800 metri della montagna che si trova nelle Alpi meridionali (nell'isola più a Sud delle due principali che compongono la Nuova Zelanda), quando sono caduti per circa 500 metri: tre erano già morti all'arrivo dei soccorsi e il quarto è deceduto nel vicino villaggio di Mount Cook.

Tre dei morti erano guide alpine attorno ai 30 anni e il quarto un turista di 50 anni. I due feriti sono ora ricoverati nell'ospedale di Christchurch, la città più vicina. Le condizioni del tempo erano quanto mai favorevoli - una giornata serena d'estate con lieve brezza - sulla vetta di 3754 metri che è fra le più popolari fra gli alpinisti di tutto il mondo.

Una cima che però vanta un pesante bilancio di vittime da quando fu scalata la prima volta 99 anni fa, con oltre 200 morti. Quest'anno le vittme sono state 10; solo in dicembre, quattro scalatori lettoni, due dei quali padre e figlia, sono morti cadendo per circa 300 metri da una sporgenza presso la cima e vi sono state altre sette operazioni di ricerca e salvataggio sulla montagna.

(31 dicembre 2003)