Discesa libera: troppa neve, salta la prova

 

BEAVER CREEK, Usa -- Una forte nevicata ha costretto gli organizzatori ad annullare la prova cronometrata di discesa libera maschile , valida per la Coppa del mondo, in programma ieri nella località statunitense.


Un metro di neve si è abbattuto sulla zona, rendendo impossibile la pulizia della pista, in tempo per le prove cronometrate.

 

Tutto rimandato a questo pomeriggio, dunque, quando sarà in programma la seconda prova. La garà invece è fissata per venerdì 1 dicembre.

 

Ancora in forse l'arrivo di Giorgio Rocca per le gare del weekend. Per la libera, la squadra azzurra schiererà Sulzenbacher, Giraldi, Heel, Staudacher, Fischnaller, Eisath. Guffler e Simoncelli.

 

 

Cancellazioni e disagi in Canada per la neve

Vancouver, Canada - Circa 30 centimetri di neve hanno bloccato il traffico aereo canadese
(WAPA) - La perturbazione che sta interessando la zona meridionale del Canada sta creando non pochi disagi sia alla circolazione stradale che al traffico aereo. Circa 30 centimetri di neve a Vancouver hanno mandato in tilt strade, autostrade e aeroporti.

Nello scalo internazionale di Vancouver ha registrato la cancellazione di diversi voli diretti a Toronto, Montreal, Seattle, mentre sono stati molti altri i collegamenti che hanno subito pesanti ritardi a causa dello stato delle piste, invase dalla neve, che per tutta la giornata di ieri è caduta incessantemente. (Avionews)

 

Prime nevicate a Hokkaido e nel nord di Honshu mercoledì 22 novembre. Il nevosissimo nord del Giappone vede così i primi centimetri di manto bianco accumularsi a Sapporo (2 cm) come ad Ashahikawa (17 cm). Solo neve mista a pioggia ad Aomori, città nel nord di Honshu che facilmente supera il metro di neve al suolo nel cuore dell'inverno, a dispetto dei soli 3 metri di altitudine.

Lo stesso giorno, nel sud del paese, in particolare nelle Ryukyu, intense piogge. Tra le 18 GMT di martedì e la stessa ora di mercoledì, 95 mm a Naze, 56 a Miyakojima, 48 a Naha.

Freddo notevole in America Centrale, da decenni non si raggiungevano temperature cosi basse sugli altopiani centroamericani. 12,5°C la minima di giovedì 23 novembre a San Josè, una delle temperature più basse mai registrate a novembre e comunque fra le temperature più basse in assoluto registrate negli ultimi 20 anni. A Città del Messico mercoledì la temperatura è scesa fino a -1°C, 8°C al di sotto della media, nuovo record per il 22 novembre. A Tegucigalpa, in Honduras, a quota 1000, minima 12,0°C mercoledì e 7,6°C giovedì, valori ben più bassi dei 16°C della media delle minime di novembre.

Neve più precoce mai osservata nello stato della Florida mercoledì 22 novembre. Qualche fiocco sparuto è stato osservato nel nord della Florida, record assoluto prematuro, solo una volta era accaduto di vedere neve in Florida in novembre, ovvero il 27 e 28 novembre 1912, quando tracce di neve imbiancarono i giardini di Blounstown, Tallahassee, Marianna e Mount Pleasant.

Neve più prematura mai osservata anche a Charleston (Carolina del Sud) e a Savannah (Georgia), dove per neve osservata s'intende anche un singolo fiocco in mezzo alla pioggia. A Charleston abbiamo avuto il primo temporale con neve mai registrato nella storia meteorologica (almeno dal 1830). Molte altre località tra Carolina del Sud e Georgia hanno visto le nevicate più precoci della loro storia. In alcune stazioni la neve ha accumulato al suolo
fino a 6 cm (Millen, Georgia).

Mercoledì 22 novembre è stata un'altra giornata molto calda nel nordovest dell'Argentina. La temperatura ha sfiorato i 39°C a La Rioja e Santiago del Estero, valori quasi 8°C superiori alla media del periodo.

Sydney, nel Nuovo Galles del Sud, in Australia, ha subito gli effetti di una "sventagliata" di brickfielder, il vento caldo da nordovest, tra martedì e mercoledì. Mercoledì 22 novembre, la massima è stata 39°C, con umidità relativa ad una cifra. Un forte e rafficoso "southerly buster", il vento meridionale che segue il fronte freddo, ha poi rapidamente portato il termometro sotto i 20°C.

 

Tempeste di NEVE e GELO sugli USA: le ultimissime!

Forte maltempo sull'area statunitense centro-orientale, con bufere di neve e temperature piuttosto rigide. Dalla prossima settimana attesa una seconda e ben più intensa colata artica, con gelo su gran parte degli stati orientali!

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Gli Stati Uniti centro-orientali, alle prese con la prima vera ondata invernale di freddo e neve.

Mentre attendiamo sviluppi sul possibile peggioramento con la prima vera perturbazione tardo autunnale che potrebbe interessare
il nostro Paese entro l'Immacolata, con l'arrivo della NEVE sui monti, anche a quote basse e piogge abbondanti su gran parte della Penisola, sul Nord America è gia pieno inverno.

Tempeste di neve hanno interessato e stanno interessando il nord e l'est degli Stati Uniti. Particolarmente colpite dai fenomeni lo stato del Kansas, Oklahoma e parte del Texas.

Una depressione centrata tra l'Illinois, Kentucky e Tennesee in lento spostamento verso nord-est, sta convogliando flussi di aria polare sulle regioni centro-orientali con termiche prossime ai -10, -15°C alla quota di 850hPa. Bufere di neve stanno attualmente interessando le città di Chicago, Lincoln, nello stato dell'Illinois, Fort Madison, con neve forte e temperature al suolo prossime ai -7°C, nello stato dell'Iowa.

Temperature polari e venti di Blizzard sullo stato del Minnesota con temperature comprese tra i -10°C e i -20°C. Neve anche nel Missouri, con bufere presso St. Louis, Jefferson City e Whiteman e termiche al suolo prossime ai -10°C.

Il Nord America è anche il continente dai grandi contrasti, infatti il flusso di colate artiche dall'Alaska o dal Canada verso l'area
statunitense centro-orientale non è soggetto a perturbazioni o blocchi indotti in seguito all'impatto con ostacoli orografici, come avviene spesso sul nostro settentrione, permettendo così contrasti elevati tra l'aria polare e le correnti correnti calde del sud.

Piove abbondantemente sugli stati dell'estremo est, specie sul Tennessee, Kentucky e North Carolina. Cielo coperto invece sulla Virginia, Washington e Pennsylvania con valori termici piuttosto elevati e compresi tra 14°C e 17°C; scarti termici di oltre 30°C in meno di 1000 chilometri, considerando i -15°C della regione dei Grandi Laghi e i 17°C registrati a New York!

Nelle prossime ore tuttavia, il lento spostamento del vortice depressionario verso levante, determinerà un peggioramento del tempo anche sui settori dell'estremo est statunitense, con un conseguente sensibile crollo termico.

Bufere di neve interesseranno nel corso della prossima notte gran parte dello stato dell'Ohio, la Pennsylvania occidentale e lo stato di
New York, in graduale estensione ai settori costieri del nord. Dalle ultime proiezioni, nel corso del prossimo fine settimana un'altra
colata gelida potrebbe far piombare gran parte dell'area statunitense centrale e orientale, in un altra e ben più intensa fase "glaciale" con forti bufere di neve e temperature negative che potrebbero spingersi sul Mississippi, Alabama e Georgia, sino ai confini con la Florida.