Il fondista Follis muore travolto da una valanga








AOSTA. Travolto da una valanga, è morto ieri il fondista italiano di Coppa del mondo Leonardo Follis. L'atleta valdostano di Gressoney è stato rinvenuto sotto un metro di neve. Era partito ieri mattina alle 11 per una seduta di allenamento ma non ha più fatto ritorno. È stata la madre a dare l'allarme. Il fondista che è anche uno dei più forti atleti mondiali di sci alpinismo, si stava preparando per il prossimo trofeo Mezzalama che aveva già vinto due anni fa.

Leonardo Follis, fratello dell' azzurra di sci nordico Arianna, aveva 34 anni, gareggiava per il Corpo Forestale ed era campione italiano di sci alpinismo. Come ha riferito Lorenzo Squinobal, responsabile del Soccorso Alpino di Gressoney, che ha coordinato le ricerche ed il recupero della salma, l' incidente dovrebbe essere avvenuto attorno alle ore 11,30. Lorenzo Follis si trovava, da solo, a circa 2.300 metri di quota sulla destra orografica della Punta Regina Margherita (massiccio Monte Rosa) quando è stato investito da una valanga con un fronte di un'ottantina di metri che l' ha trascinato a valle per circa 150 metri.

Non è escluso che l' atleta sia deceduto per assideramento. Partito da casa verso le dieci non vi ha più fatto ritorno. Alle 19,10 è stato dato l' allarme dalla madre che ha indicato la zona in cui era andato ad allenarsi. Il corpo è stato recuperato circa tre ore dopo, sotto un metro e mezzo di neve. In giornata sarà compiuto un sopralluogo dai Carabinieri di Gressoney e dalle Guide del Soccorso Alpino Valdostano, per cercare di ricostruire la dinamica del' incidente e capire se Follis è stato investito o se è stato lui stesso a provocare la valanga. Lo sport valdostano è in lutto per la scomparsa di un atleta che - viene ricordato «ha dato lustro allo sci di fondo e ora allo sci alpinismo italiani».

(15 marzo 2001) LA STAMPA