Slavine killer, due morti in Trentino

Una valanga di neve ha ucciso stamane un giovane esursionista nella zona di Malga Spora (Trento). Una nuova slavina ha provocato nel pomeriggio la morte di un altro uomo vicino Madonna di Campiglio.

TRENTO - Due morti in Trentino, uccisi dalle valanfghe. Una slavina ha travolto stamane due escursionisti nella zona di malga Spora, nel gruppo del Brenta, nel Trentino occidentale. Dei due giovani, entrambi trentini, travolti dalla valanga, uno è morto e l'altro ha riportato lesioni agli arti inferiori. Per oltre un' ora, i rianimatori di Trentino Emergenza hanno tentato di rianimare Enrico Malfatti, 21 anni, di Sporminore, recuperato nelle neve dagli uomini del soccorso alpino. Ogni tentativo è risultato però inutile. Elia Zenatti, di 19 anni, anch' egli di Sporminore, non è invece in pericolo di vita ed è ricoverato all' ospedale. La tragedia è avvenuta poco dopo le undici sul sentiero Sega Alta, nel Gruppo del Brenta, che conduce a Malga Spora, lungo la parete nord est di Cima Dagnola. I due esperti escursionisti procedevano muniti di ciaspole, le classiche racchette da neve. La slavina ha travolto Enrico Malfatti e subito dopo il compagno ha dato l'allarme con il cellulare. A causa di un'altra slavina staccatasi nella zona del Monte Serodoli, sopra Madonna di Campiglio, in val Rendena, nel primo pomeriggio ha perso la vita un secondo giovane trentino. La massa di neve avrebbe raggiunto un gruppo di escursionisti. Il morto sarebbe residente a Trento. Sul posto stanno operando gli uomini del soccorso alpino di Madonna di Campiglio con l'ausilio di un elicottero. La causa dell' incidente sarebbe in entrambi i casi la neve fresca e instabile caduta la notte scorsa.

IL NUOVO (30 DICEMBRE 2000, ORE 15:40, ultimo aggiornamento ORE 16:45)

Due gruppi di escursionisti travolti dalla neve nella zona del Brenta a poca distanza l'uno dall'altro

Slavine sulle Dolomiti morte due persone

C'è anche un disperso. Ancora in corso le ricerche Neve fresca e alte temperature all'origine delle valanghe

MADONNA DI CAMPIGLIO - Neve fresca e temperature alte, così le montagne del Trentino occidentale diventano pericolosissime. Nel giro di poche ore, a pochi chilometri di distanza, due slavine hanno provocato due morti e un ferito. Ma il bilancio del secondo incidente è ancora provvisorio. La prima tragedia, in mattinata sulle Dolomiti di Brenta dove, due ragazzi ventenni di Sporminore, paese in provincia di Trento, sono rimasti sepolti da una slavina mentre con le racchette ai piedi cercavano di raggiungere Malga Spora. I due amici, Enrico Malfatti e Elia Zenatti, approfittando della bellissima giornata avevano deciso di fare un'escursione sul Brenta. Da Andalo, racchette ai piedi, hanno iniziato la salita resa difficoltosa dall'abbondante nevicata di ieri sera. Ed è stata proprio la neve fresca e il caldo a tradire i due amici. Sul sentiero Sega Alta che conduce a Malga Spora la slavina ha preso in pieno Enrico Malfatti e, subito dopo, il suo amico che, però, è riuscito a chiamare aiuto con il cellulare. Il soccorso alpino e l'elicottero di Trentino emergenza hanno subito individuato i due e mentre il velivolo ha trasportato Elia Zenatti all'ospedale di Trento dove è stato ricoverato per lesioni alle gambe, gli uomini del soccorso alpino hanno iniziato a sondare il terreno per trovare l'altro giovane. Raggiunto lo sfortunato escursionista, hanno tentato di rianimarlo, ma tutto è stato inutile e, dopo un'ora, il ragazzo è morto. Nel pomeriggio, poco più a nord, sopra Madonna di Campiglio, una seconda valanga ha investito un gruppo di escursionisti nella zona di Monte Serodoli. Anche in questo caso una persona è morta mentre gli uomini del soccorso alpino stanno cercando di raggiungere gli altri componenti del gruppo.

LA REPUBBLICA (30 dicembre 2000)