I risultati delle prove sul campo del Servizio Valanghe Italiano e del Corpo Nazionale del soccorso Alpino

 

ARVA DIGITALI: LE NOVITA' DELLA RICERCA

L'ultima generazione di ARVA sul mercato ha generato una nuova fase di discussione in merito ai metodi di ricerca del travolto in valanga mettendo a confronto il metodo di ricerca per linee perpendicolari al metodo direzionale.

La prima fase di ricerca, quella che porta all'individuazione del primo segnale si effettua con le stesse solite modalità con tutti gli apparecchi di ricerca, sia vecchi che nuovi. Dal momento in cui, con un segnale ottico o acustico, si aggancia il primo segnale emesso dall'A.R.VA in trasmissione, inizia la seconda fase di ricerca nella quale con i nuovi apparecchi sussistono delle differenze operative.

I nuovi apparecchi digitali sono infatti di tipo direzionale in quanto permettono di individuare - una volta entrati nel campo di azione delle linee di induzione di ogni apparecchio seppellito sotto la neve - la direzione di ricerca, grazie alle informazioni riportate sul display. In tutti gli apparecchi della nuova generazione troviamo infatti un sistema di indicazioni luminose e acustiche che ci permettono di capire quale direzione prendere; un indicatore numerico inoltre segnala se ci stiamo avvicinando o meno all'A.R.VA in trasmissione. Ad onor del vero anche con i precedenti A.R.VA questa tecnica direzionale si poteva applicare, ma necessitava di molte conoscenze tecniche e di allenamento.

 

Nel modello ARVA 9000 una freccia direzionale ben visibile posta al centro dell'apparecchio permette di individuare la direzione in cui effettuare la ricerca e grazie ad un display a cristalli liquidi, leggere dei numeri progressivi che simulano la variazione della distanza crescente o decrescente a seconda se ci avviciniamo o allontaniamo dal sepolto. Un ultimo led luminoso si accende in prossimità del travolto con una contemporanea variazione di frequenza del segnalatore acustico unita ad un lampeggio intermittente.

Il Tracker DTS dispone di un display composto da cinque led luminosi; in fase di ricerca quello centrale deve restare acceso indicando il corretto posizionamento sulla linea di induzione. Se si accendono i led periferici di destra o sinistra si deve correggere la direzione. Il controllo del display numerico progressivo decrescente assicura che si sta andando nella giusta direzione.

Ortovox m1 è l'unico tra questi che permette di effettuare la ricerca del travolto sia con il sistema acustico tradizionale, sia utilizzando le informazioni fornite dal display. Quest'ultimo è costituito da una freccia graduata (il cui progressivo riempimento indica l'avvicinamento all'apparecchio cercato), da un indicatore numerico che indica anch'esso l'avvicinamento e da un led luminoso di colore verde (ora modificato in rosso) che si illumina quando si aggancia la linea di induzione dell'apparecchio sepolto sotto la neve. Tutti gli apparecchi seguono durante la ricerca le linee di flusso elettromagnetiche. Questo significa che la direzione indicata è quella del segnale più forte e non necessariamente quella dell'A.R.VA in trasmissione.

Generalmente questo comporta che il soccorritore giunga sull'apparecchio da cercare percorrendo una serie di linee spezzate. Le caratteristiche tecniche dei nuovi apparecchi richiedono - dopo la ricezione dl primo segnale - metodi di ricerca diversi e forse più semplici anche per i meno esperti di soccorso in valanga.

Probabilmente sarà quindi necessario modificare la strategia individuale e di gruppo durante la ricerca: dovremo leggere le indicazioni fornite dal nostro A.R.VA per muoverci sul terreno, attendere la risposta del display e poi correre nella direzione indicata. La ricerca finale - nel raggio degli ultimi cinque metri circa - rimane uguale con tutti gli apparecchi.